Le dieci lanterne
Sono cattolica, non me ne vogliate, quindi, se parto dall’immagine dell’eremita presa dai Tarocchi marsigliesi, ma mi pare una raffigurazione molto eloquente: l’eremita ha una lanterna, egli è alla ricerca della Verità, e cerca in mezzo al buio.

Nel corso degli anni ho scoperto dieci “lanterne” che mi aiutano a non perdere l’orientamento lungo il cammino… non so se esse valgano anche per gli altri eremiti, ma nel mio cammino spirituale illuminano la strada e sono preziose:
1) lo Spirito di Dio
i cristiani lo chiamano Spirito Santo, altre religioni usano termini diversi, credo comunque che, senza l’aiuto di Dio, ogni cammino di ricerca e di fede sia vano e all’uomo inaccessibile
2) la libertà interiore
la libertà dall’approvazione altrui è fondamentale per poter essere libera di dire e agire come, in coscienza, ritengo giusto; chi è schiavo dell’approvazione altrui non potrà mai intraprendere un autentico cammino di crescita.
Non assecondo, non compiaccio, non rinuncio ad esprimere una voce fuori dal coro, perchè il mio bisogno non è quello di sentirmi apprezzata e approvata dagli altri, ma quello di ricercare e affermare la Verità.
3) il silenzio

anche in mezzo al caos e alla frenesia della città, per me è fondamentale ricavare dei momenti di quiete e silenzio interiore: un vuoto che mi predispone alla contemplazione e all’ascolto del divino che permea ogni cosa.
4)La preghiera

la preghiera è’ dialogo con Dio, è ascolto, lode, domanda, ma soprattutto è Preghiera Continua, ovvero non la recita di un testo, ma parola che il cuore ripete continuamente, scende nel profondo e poco alla volta trasforma l’esistenza, la fertilizza, la rigenera, al punto che la vita si fa preghiera permanente.
La Preghiera Continua, detta anche “del Cuore”, è un’antica forma di orazione, proveniente dall’oriente, da sempre appartenuta alla tradizione cristiana, ma non solo. Per saperne di più visita la pagina Preghiera continua.
5) La contemplazione
nel contemplare la natura, il creato, nell’osservare le alterne vicende della vita, ricerco e scorgo l’impronta divina.
6) Il tempo

Il tempo ha un valore immenso e, come ci insegna Seneca, non è saggio disperderlo in mille attività inutili o elargirlo a chiunque ce ne domandi, come se non valesse niente.
Il tempo a nostra disposizione è limitato e, per quel che mi riguarda, cerco di usarlo con consapevolezza e parsimonia, perche è nel tempo di vita che ciascuno è chiamato ad esprimere se stesso e a compiere il proprio cammino.
7) L’umiltà
Non amo la falsa modestia; nella vita ho lottato, come tutti, ho raggiunto i miei traguardi e ne sono soddisfatta, ma sono assolutamente consapevole di essere un puntino in mezzo all’immensità del cosmo e soprattutto sono certa che, senza la Grazia di Dio, non potrei essere né fare niente.
So di essere alla pari con le formiche e i fili d’erba, gli uomini più ricchi e quelli più miserabili.
8) L’imperfezione
La perfezione è disumana e l’errore, l’inciampo, l’imprevisto sono occasioni di crescita da non sprecare.
9) L’ironia, il gioco, la leggerezza

Il sorriso, lo scherzo, il gioco, la leggerezza, la risata, sono modi meravigliosi per affrontare la vita, modi che non sempre sono scontati ma che mi sforzo di scegliere, comunque, anche nelle difficoltà.
Gioca senza pensieri solo chi sa di essere tra le braccia sicure di Dio!
10) La fiducia
C’è qualcosa più grande di noi, della nostra vita, delle singole storie; qualcosa che unisce tutto e che a tutto dà senso: abbandoniamoci con fiducia al Divino che permea ogni cosa!