“Ri-costituzione” è la mia filosofia di vita, l’etica su cui fondo le mie scelte quotidiane.

Credo che ogni creatura ed ogni elemento naturale sia sacro e abbia diritto a nascere, vivere, evolvere e morire in modo dignitoso.
Credo che ciascuna creatura abbia diritto alla salute e alle cure, abbia diritto di potersi esprimere, realizzare e relazionare in base alle peculiarità che le sono proprie, abbia diritto a veder soddisfatti i suoi bisogni primari e ad essere riconosciuta come soggetto in relazione con gli altri membri del creato, e non come oggetto-bene di consumo

Rifiuto lo specismo, secondo il quale la specie umana ha diritti superiori alle altre specie e può dominarle, e riconosco l’antispecismo come etica di vita rispettosa di tutto il creato.
“Alla base dello specismo vi è una visione antropocentrica della natura che affonda le proprie radici nell’errata interpretazione del darwinismo, nella religione (Dio avrebbe creato gli animali non-umani per porli al servizio degli animali umani) o semplicemente nell’ignoranza.” (testo tratto da Lo Specismo)

In particolare, all’interno della filosofia antispecista, mi riconosco nell’approccio abolizionista, secondo cui l’uso degli animali per fini umani è illegittimo e ogni forma di sfruttamento degli animali deve essere necessariamente abolita. Ritengo inoltre che l’essere umano debba autocontenersi per limitare al massimo il proprio impatto sul pianeta e sull’ecosistema in cui vive.

Riconosco:
– l’anima come essenza immortale di ogni creatura, indipendentemente dalla sua forma corporea umana, animale, vegetale o riferita ad un elemento ambientale (acqua, fuoco, etc);

– la sacralità di ogni vita e ogni anima;

– l’esistenza di una divinità da cui tutto trae origine e a cui tutto torna dopo la morte fisica

Faccio mia la Dichiarazione Universale dei Diritti della Madre Terra presentata all’Onu, che  riconosce come soggetti di diritto non solo gli esseri umani, ma anche gli animali e, in generale tutti gli elementi che costituiscono il creato (piante, montagne, mari, fiumi, etc.), superando la concezione antropocentrica, secondo cui la persona umana è il centro assoluto della tutela accordata, e dove l’intera organizzazione giuridica è destinata alla persona umana, in funzione della quale l’ordinamento stesso è costituito.

Benedico ogni cibo e oggetto che utilizzo, consapevole che proviene dalla vita di altre creature (basti pensare al legno di un mobile, che proviene da un albero sacrificato), oltre che dal lavoro dell’uomo: ringrazio per ciò che ricevo, mi impegno ad averne cura, ad utilizzarlo in modo etico e responsabile.